Anno 2017

Buon anno! Mi piace iniziare l’anno con le solite banalità…si, certo, le solite cose che si dicono: auguro un anno migliore a chi vive quotidianamente una guerra, un abuso, un lutto, una perdita, a chi non ha un tetto dove potersi riparare, a chi non può fare un regalo ai propri figli, a chi, peggio ancora, non può garantire loro un piatto caldo sulla tavola perché una tavola non ce l’ha! E allora buon 2017 a voi da una donna immensamente ricca!


Sanremo

Domani inizia…la manifestazione nazional-popolare più famosa! Attendo con ansia questo momento, non per la musica in se, non per i presentatori, non per gli ospiti. E allora? In questi cinque giorni canori il pettegolezzo, la critica, l’ilarità, la fanno da padroni! Si, proprio così! Ogni sera, seduta sulla mia poltrona preferita, collego facebook, whatsapp, messenger, imessage, twitter (e chi più ne ha, più ne metta) per radunare tutti gli amici sanremofili e commentare ogni singola esibizione. In questi cinque giorni parlo con “gli amici del Sanremo”; con alcuni di loro mi sento solo in questa occasione, ma anche questo è Sanremo ….perché SANREMO È SANREMO!


Caro Babbo Natale

“caro Babbo Natale, quest’anno vorrei il tablet, Nancy parrucchiera, il microscopio e il libro di Ribelle. Ah, dimenticavo caro Babbo Natale, mi puoi portare anche una collana per la mia mamma? Grazie Sofia P.”…ecco, nessuna promessa di bontà ne altre parole scritte per paura di non ricevere gli agognati regali (è lei, senza dubbio), ma una frase che merita di evadere tutte le richieste. Ho detto a Sofia che Babbo Natale porta i doni solo ai bimbi, non agli adulti e lei, serafica, mi ha risposto: “mamma, io sono una bimba; l’ho chiesto io il regalo per te, non tu!”.
Caro Babbo Natale, non ti avrei chiesto niente comunque…ho già tutto quello che si può desiderare dalla vita!


La profezia dei Maya

19 maggio 2012: la mattina è iniziata con una notizia sconvolgente. Una ragazza di sedici anni è stata uccisa brutalmente dallo scoppio di una bomba davanti la scuola.
20 maggio 2012, ore 4 del mattino: una scossa di terremoto con epicentro in Emilia Romagna, ha ucciso sei persone (accertate), ferito molte altre e abbattuto case, palazzi e monumenti.
…..e questo è successo nel BelPaese nel giro di 24 ore! Due catastrofi completamente diverse, ma altrettanto devastanti. Una ragazza esce di casa, saluta i suoi genitori per andare a compiere il proprio dovere …va a scuola, porca miseria! …prende l’autobus insieme alle sue compagne… Provo ad immaginare le loro conversazioni: la paura per un compito o un’interrogazione, il ragazzo più figo della scuola, la rabbia nei confronti di mamma o papà per un permesso negato…. insomma i discorsi di un’ adolescente… Arriva davanti la sua scuola, piena di vita e di aspettative per il futuro e un attimo dopo non c’è più: niente più sogni, speranze, niente di niente!!! Qualche ora dopo (non ci siamo ancora ripresi dalla notizia di questa morte cruda e assurda) un operaio, ormai vicino alla pensione, inizia il suo lavoro notturno in fabbrica e una scossa di terremoto ferma i suoi sogni, così come i sogni delle altre persone che non sono sopravvissute alla catastrofe!
Noi uomini siamo un disastro su tutti i fronti: facciamo di tutto per progredire e questo ci sta portando all’autodistruzione … siamo impazziti, uccidiamo per denaro, per follia, per disperazione, per piacere, siamo alla ricerca continua di un benessere fittizio, litighiamo, ci accaniamo sulla natura, sulle nostre stesse cose perché non sono esattamente come le desideravamo…
…questa è già la fine del mondo, il 21 dicembre 2012 è oggi, ieri, sempre!


L’imbrattatore

Che bella giornata di sole……. sono le 7,30 e, appoggiata alla ringhiera, mi fumo la prima sigaretta della giornata (brutto vizio!!!). Il mondo è già in movimento da un po’, tutto…il traffico congestionato sul viale di fronte casa, i clacson di spazientiti guidatori che, in colonna, suonano perché…non si sa, visto che tutte le mattine percorrono la stessa strada e tutte le mattine (almeno per cinque giorni la settimana) si ritrovano nella stessa coda a suonare alle stesse auto….
Anche la metropolitana è in funzione da più di un’ora: una va e una viene, regolarmente ogni due/tre minuti (se non c’è il solito guasto o il solito suicida che, solo nelle ore di punta, trova l’ispirazione per buttarsi sotto un treno). Ed è proprio all’arrivo della metro che noto sulla sua fiancata una scritta gigante (un graffitaro incazzato e megalomane, visto l’uso spropositato dei colori e delle dimensioni) “NO TAV” …ora, premesso che non voglio assolutamente dire la mia sull’argomento, mi sorge spontanea una considerazione: com’è possibile che una persona, possa devastare una proprietà pubblica o privata senza pensare che qualcuno per quella “dimostrazione” debba pagare? Perché io, che sborso uneuroecinquanta di biglietto, devo salire su un mezzo pubblico deturpato da chiunque decida di manifestare la propria opinione imbrattando il sedile dove dovrei appoggiare il sedere? Il mio euroecinquanta, purtroppo, serve per pulire questo scempio, quando invece potrebbe essere utilizzato per migliorare il servizio di trasporto pubblico. E allora, non è meglio manifestare pubblicamente, mettendoci tanto di faccia, invece che farlo di nascosto? Sto parlando con te, mio bell’imbrattatore: vai a manifestare in piazza, urla, suda, marcia in favore della tua ideologia, mettici tutta l’energia che possiedi, ma non farlo con i miei soldi! Approposito: rivoglio il mio euroecinquanta!


1 marzo 2012

…e la luna è una palla ed il cielo un biliardo, quante stelle nei flippers sono più di un miliardo…

Buon viaggio!

 


Post….ino

Di tanto in tanto è bello rileggere i propri post (soprattutto se lo fai sottraendoti ai doveri casalinghi!!!) ed è altrettanto bello accorgersi che l’emozione è la stessa: significa che sono sempre io!
Pigrizia invariata; acidità la stessa; mamma rompipalle; moglie …peggio! Insomma, il bilancio mi sembra che quadri …fino ad oggi non mi sono persa!


La bacheca

Inizio a non poterne più di quello che “pensa” la gente.
Sono le tre del pomeriggio, in casa dormono e tutto appare, e dico appare, in ordine; mi piazzo sul divano, sdraiata a pancia in su, con il tablet appoggiato sulle tette (finalmente ho scoperto a cosa servono così grandi…danno la giusta inclinazione allo schermo…nuovo slogan: diamo una tetta alla tecnologia)
…avvio facebook e mentre lo faccio penso che invece potrei leggere l’ultimo libro acquistato…anche no, troppo impegnativo!
Do una scorsa alle notifiche e poi mi sposto sulla bacheca. Ma io dico: è la mia bacheca o il bollettino di guerra? Se volevo l’aggiornamento di quello che accade nel mondo secondo per secondo, invece di aprire facebook mi guardavo skynews24! Ma qui funziona così: se pubblichi almeno cinquanta notizie sconvolgenti (principalmente sulla politica italiana) nel giro di cinque minuti, vinci un premio! Si, si, ne ho sentito parlare …o almeno lo spero, altrimenti mi riesce difficile capire il perché di tanta solerzia.
Forse lo so, invece. Per apparire socialmente impegnati nella lotta contro i soprusi all’umanità! Ma non siamo noi questa umanità? …che ci si accapiglia virtualmente per un’ideologia (politica o sociale), che si litiga per un tag su una foto dove compaio con un brufolo, che si piange per la morte di uno sconosciuto che era un mio caro amico virtuale mentre il vicino di casa schiatta per un infarto e solo dopo tre giorni ce ne accorgiamo perché …..non era iscritto a facebook (ma allora se l’è cercata!). È proprio vero: il non doverci mettere la faccia (quella vera intendo, in carne ed ossa, non la foto patinata e ritoccata di me vent’anni prima) ti apre un mondo parallelo fatto di buonismo e comunicati sensazionalistici che aiutano il proprio ego ad elevarsi ad uno stadio superiore!
Wow che “frasona”: dovrei scriverla sulla mia bacheca, avrei grosse probabilità di vincere quel premio!
Vado subito….


Una formula chimica

Oggi è una di quelle giornate! Si, quelle in cui si tirano le somme ed il risultato, miracolosamente, è esatto! Ma guarda che caso: mi sono svegliata con un sorriso smagliante (non succedeva dal 1984) e piena di energia e tutto è andato come doveva!
Che sia una formula chimica? Sorriso+energia=giornata ok
…dovrò parlarne con qualcuno, potrebbe essere la scoperta del secolo (o forse l’ha già scoperta qualcun altro e io non ne ero al corrente … bah!)
In ogni caso, la sveglia è suonata solo due volte (invece delle solite sei), Sofia non era pensierosa, i vestiti erano già in bagno sullo sgabello, le calze senza nemmeno un piccolo forellino (e questo mi ha evitato la stizza provocata dalla creatura che rimbrotta “mamma ma perché non me le butti via se sono rotte”) …uscite di casa alle 8 e quindi in anticipo!!! Si, è vero che nel tragitto ci siamo ascoltate quindici volte “in fondo al mar” perché “la devo imparare a memoria per la recita”, ma non ho avuto nemmeno l’istinto di far volare dal finestrino il cd!
È la formula, sicuramente!
Quindi, cari miei, vi consiglio di applicarla spesso. Come? Il sorriso è quel movimento muscolare che porta gli angoli della bocca verso gli occhi (non è difficile, provateci) e l’energia….. quella dovete trovarla in qualche modo; per me, oggi, è stato sufficiente aprire gli occhi e vedere la mia famiglia felice!


2012: anno nuovo “sfiga” nuova!!!

-5 -4 -3 -2 -1…. evviva, siamo nel 2012!!!! Finalmente ci buttiamo alle spalle l’anno passato.
Ma finalmente perché? Perché diciamo sempre “viva il nuovo anno”? Siamo, per caso, dei veggenti? Prevediamo il futuro con la palla di cristallo? Perché? Cosa ci sarà mai da esultare? Si, è vero, nel 2011 ho preso quattro volte il raffreddore, l’economia familiare ha avuto dei cedimenti, la macchina mi ha abbandonato sul più bello, ma nulla di ciò è paragonabile all’ignoto. Viva, viva l’anno nuovo!!
Bah, io tutta ‘sta felicità non riesco a provarla, ma festeggiamo insieme, non si sa mai! E la regola impone botti rumorosissimi, litri di alcool (che provocano mal di testa e vomito per una settimana) e, dulcis in fundo, mutande rosse (non si può festeggiare senza le mutande rosse, ah no! Non riesci ad entrare nello spirito della festa se non ne indossi un paio nuovo … attenzione: anche “nuovo” è fondamentale). Io le mutande rosse le rifiuto e non le ho messe. Ma forse è proprio per questo? Forse è stato il non aver indossato le mutande rosse che mi ha fatto iniziare l’anno, diciamo, con qualche intoppo? Ecco: svelato l’arcano! Ma allora è stata colpa mia; non esiste nessun oscuro disegno malefico, nessun accanimento soprannaturale …che stupida, sarebbe stato sufficiente mettere un paio di mutande rosse per scongiurare la sfiga!
Mea culpa mea culpa mea maxima culpa…. a causa della mia incuria, dai primi di gennaio, ho avuto un papà ospedalizzato, una congiuntivite (che ancora mi accompagna) e una bronchite! Scusate, ma vado a mettermi le mutande rosse, siamo ai primi di febbraio, forse riesco a rimediare….